Superbonus 110%: non sei più quello di una volta

Dal 2023 il Superbonus 110% cambia pelle e scende al 90%. Ma non è un’opportunità dedicata a tutti. Possono usufruirne soltanto:

• I condomini
• Le unità unifamiliari (le cosiddette villette) adibite a prima casa, il cui proprietario abbia un ‘reddito di riferimento’ non superiore a 15.000 euro

Tra vincoli burocratici, ‘cessione del credito’ (diventata praticamente impossibile) e difficoltà a trovare imprese in grado di completare i lavori nei tempi previsti, il Superbonus è diventato un vero e proprio percorso ad ostacoli.

Quali BONUS risultano allora realisticamente convenienti?

Il Superbonus è rivolto a:

• Bonus ristrutturazione: consiste in una detrazione del 50% sui lavori di riqualificazione edilizia e manutenzione ordinaria e straordinaria, su un limite massimo di spesa fino a 96.000 euro. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
• Ecobonus: comprende tutti i lavori volti ad aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici. La detrazione varia dal 50%-65%, a seconda dalla tipologia degli interventi eseguiti. Ad esempio, sulla sostituzione degli infissi la detrazione è al 50%.
• Sisma bonus: dal 50% all’85%. La percentuale varia a seconda della tipologia degli interventi e del grado di riduzione del rischio sismico ottenuto a fine lavori.
• l bonus barriere architettoniche: prevede una detrazione al 75% per incentivare l'eliminazione degli ostacoli alla mobilità. Premia interventi come la realizzazione di rampe inclinate, l'installazione di ascensori o l'adeguamento dei servizi igienici.

Il limite di questi bonus è che possono essere sfruttati solo da chi è in grado di anticipare le spese, per poi detrarle nelle dichiarazioni dei redditi degli anni successivi.
Last but not least...

• Sconto del 50% sull’Iva dovuta per l’acquisto di immobili di alta classe energetica (A o B), se comprati direttamente dalle imprese costruttrici.